Back to the Future: il 21 ottobre a Roma una giornata informativa sul Programma Rimpatrio Volontario Assistito & Reintegrazione

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Venerdì 21 ottobre dalle 9.30 a Roma, nella Sala Igea dell’Istituto Della Enciclopedia Italiana Treccani, si svolgerà una una giornata informativa del progetto “Back to the Future” dedicato al Rimpatrio Volontario Assistito & Reintegrazione dei cittadini stranieri, finanziato dal programma “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo specifico 3 Rimpatrio. Obiettivo nazionale 2 Misure di rimpatrio”. L’info day nazionale, promosso dal GUS Gruppo Umana Solidarietà con il patrocinio del I Municipio di Roma e dell’Istituto Della Enciclopedia Italiana Treccani, è rivolto a tutti i professionisti e agli attori territoriali del Lazio che nel lavoro quotidiano sono a diretto contatto con i migranti.

Il Ritorno Volontario Assistito è una misura attuata dal Governo italiano in favore dei cittadini di Paesi terzi ed offre la possibilità di ritorno nel proprio Paese di origine a coloro che lo desiderano, in modo volontario, spontaneo e consapevole. 

“Il progetto “Back to the Future” – dichiara la project manager Cristina Montefusco – offre ai migranti un servizio gratuito in tutta Italia di supporto nel percorso di rientro, nel rispetto della loro dignità e sicurezza.

Il programma si sviluppa in quattro fasi ovvero lo Scambio di informazioni, il Colloquio e la Valutazione del caso da parte dell’operatore, l’elaborazione di un Piano personalizzato di reintegrazione, che tiene conto delle capacità e delle aspettative del migrante, e l’accompagnamento nella realizzazione del Piano nel Paese di origine.

Il rientro in patria rappresenta quindi un’opportunità concreta per il migrante, sostenuta con l’erogazione di beni e servizi, per ripartire con una nuova progettualità di vita. Il progetto intende capitalizzare l’esperienza migratoria del migrante nell’avvio del suo progetto di vita, personale ed economico nel proprio paese di origine, valorizzandone le specificità locali, anche in un’ottica di migrazione circolare. Il progetto “Back to the Future” si avvale, inoltre, di un’ampia rete costituita dai partner – Ricerca e Cooperazione, Movimento per l’Autosviluppo l’Interscambio e la Solidarietà (Maìs), COCIS, Re.Te. Ong – e da diversi soggetti internazionali attivi nella cooperazione allo sviluppo che accompagneranno i migranti nei paesi d’origine e daranno un contributo decisivo ai Piani di reintegrazione”.

“Crediamo fortemente in questo progetto – dichiara Paolo Bernabucci, Presidente del GUS – così come nella collaborazione tra tanti enti e organizzazioni, tutti coinvolti nel creare condizioni concrete e credibili al ritorno nei Paesi di origine di chi avrà scelto volontariamente di farlo. Gran parte delle risorse, economiche e umane, sono infatti dedicate all’accompagnamento e affiancamento nei Paesi di provenienza, perché chi sceglierà di “tornare” non sia uno sconfitto ma, invece, colui che ha una nuova opportunità di un futuro con la sua famiglia, nel suo Paese”.

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